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LE MALATTIE

Se una mucca si ammalava di afte bisognava chiamare il veterinario. Questo le tirava fuori la lingua e toglieva la saliva che sbavava. Dovevano pulire la stalla e cospargerla di calce viva. Quando una mucca moriva, la famiglia era triste. In quegli anni stavano attenti che le mucche non morissero. Se una mucca inghiottiva un chiodo, dovevano macellarla. Se aveva il carbonchio moriva, e dovevano bruciarla. Se moriva venivano a prenderla da citta'. Avevano i guanti e la maschera e la trascinavano fuori dalla stalla con una corda.

IL VETERINARIO

Il veterinario abitava a Opicina. Fino a 65 anni fa c'era il dottor Apollonio. Poi venne il dottor Edi Kriznic. Se il veterinario lo ordinava, bisognava sopprimere la mucca prima che le venisse la febbre. A Padriciano vendevano la carne nella macelleria Baša.

IL MUTUO SOCCORSO

A Padriciano e a Basovizza c'era il Mutuo Soccorso anche per Gropada e San Lorenzo. Se era necessario macellare la mucca, la meta' veniva portata a Basovizza. Ogni socio doveva comperare un po' di carne. Un quarto della mucca andava a Gropada e un quarto a Padriciano. Li' veniva poi tagliata in pezzi da un chilo e ogni socio ne comperava un po'. Se non ricavavano abbastanza danaro, il Mutuo Soccorso dava un po' di soldi alla famiglia. Oggi non esiste piu' il Mutuo Soccorso, perché non ci sono piu' mucche.

Stalla a Trebiciano

I FURTI

Durante la seconda guerra mondiale a Trebiciano rubavano le mucche. I ragazzi del paese erano veloci e in poco tempo trovarono una mucca che era stata rubata e che si trovava gia' al mattatoio (macello) di Trieste. La riportarono a casa sana e salva.

 

tessera
Documento del 1921. Anna Kralj, venditirice di latte , era nata a Trebiciano il 26 luglio 1870.

LE DONNE DEL LATTE

Una volta sul Carso c'era molta miseria. Ogni famiglia aveva delle mucche. Molte donne ogni giorno andavano a vendere il latte a Trieste. Le donne del latte portavano il latte anche di domenica, nei giorni di festa e con tutti i tempi. Se qualcuna si ammalava, al suo posto andava la sorella o la zia o un'altra donna della famiglia. Con il denaro ricavato comperavano quello che era necessario in casa. Spesso ricevevano anche il latte di altre donne del paese e lo vendevano a Trieste per loro. Le donne del latte avevano un documento particolare per la vendita del latte.

mucca  , la mungitura
Darina Šemec e la mucca Dima. Precenico (Aurisina), 1981.

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